lunedì 20 luglio 2009

Vacanze

Finalmente in vacanza! Non mi sembra vero potermi dedicare alla lettura di un libro che non sia un testo da studiare, godere di una passeggiata tra gli abeti dolomitici, ascoltare i rumori del lavoro contadino: la raccolta del fieno, il taglio della legna, la macina del granturco per gli animali… E’ come se avessi iniziato un nuovo capitolo dello stesso libro, il libro che ognuno di noi inizia a scrivere nel momento stesso in cui viene al mondo. So che nonostante questa sensazione di tranquillità e di benessere presto avrò nostalgia della mia vita cittadina, sarò alla ricerca di nuovi impegni di cui poi lamenterò la fatica ed il coinvolgimento. Questa contraddizione a volte mi spaventa, mi domando cosa faccia nascere il bisogno di “staccare” dalla consuetudine per poi desiderare di tornare alla vita di sempre, frenetica, intensa. Forse si tratta solo di stanchezza, della necessità di rigenerare le forze fisiche e mentali oppure, molto più pessimisticamente, l’uomo è un eterno insoddisfatto alla continua ricerca di qualcosa che non riesce a trovare?

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