giovedì 2 aprile 2009

Alcune notizie sulla scuola danese

Il sistema scolastico danese si fonda su una concezione dell'istruzione molto diversa da quella dei Paesi europei di matrice latina come l'Italia. In questo stato vige l'obbligo scolastico fino all'età di 16 anni, ma lo studente non è costretto a frequentare un'istituzione. E' infatti l'istruzione ad essere obbligatoria, non il fatto di andare o meno a scuola. La famiglia può scegliere di mandare un bambino ad una scuola oppure istruirlo a casa dopo aver garantito i requisiti necessari per raggiungere gli obiettivi stabiliti. L'istruzione prescolastica non è obbligatoria ma la maggior parte dei bambini danesi se ne avvantaggia, poiché la totalità delle donne lavora. La scuola dell’obbligo pone attenzione alla crescita individuale di ogni allievo, allo sviluppo di una personalità indipendente e matura e alla preparazione di ognuno ad essere membro di una società basata sulla libertà, sull'uguaglianza e sulla democrazia. Un altro aspetto per noi “anomalo” è quello che permette agli allievi di rimanere nello stesso gruppo-classe per tutta la durata del corso di studi. Ciò consente ad ogni studente di condividere le esperienze con persone provenienti da tutti gli ambienti sociali e di sviluppare le sue abilità in un contesto favorevole. I ragazzi hanno inoltre il vantaggio di poter essere seguiti da uno stesso insegnante per tutta la durata dell’istruzione. Tale insegnante può quindi arrivare a conoscere in modo approfondito ogni allievo, la sua personalità, le sue attitudini e la sua situazione familiare ed essere quindi in grado di offrire consulenza e supporto personalizzati. Il sistema scolastico danese è da sempre decentralizzato e tutte le decisioni concernenti i contenuti educativi vengono prese a livello locale. Questo consente ai genitori e agli studenti di avere una notevole influenza sul funzionamento della scuola.
Gli istituti vengono finanziati dai singoli comuni. Il ruolo del Ministero dell'Istruzione è principalmente quello di fissare gli obiettivi da raggiungere in ogni materia, ma le autorità locali e le scuole hanno il diritto di replicare a tali decisioni. Le linee guida del Ministero hanno solo titolo di raccomandazioni, le scuole possono fissare esse stesse i loro programmi di studio.
Alla fine del corso di studi obbligatorio gli studenti possono optare fra due tipi di esame: l'esame di licenza normale (dopo il 9 o il 10 livello) o l'esame di licenza avanzato (solo dopo il 10 livello). Essi sono regolamentati secondo standard uguali per tutto il Paese; le prove scritte sono preparate e corrette dall'autorità centrale. Ad ogni modo, gli esami non sono obbligatori e la decisione viene presa individualmente da ogni allievo dopo essersi consultato con gli insegnanti e i genitori. In Danimarca esistono scuole private, ma il numero degli studenti che le frequentano rimane bassa (non più del 12%); la scelta della scuola pubblica risiede nel fatto che gli studenti sono seguiti meglio e i genitori hanno più voce in capitolo.
Quasi tutti i giovani danesi proseguono gli studi dopo aver finito l'obbligo, solo il 5% smette di studiare. Esistono due tipi di scuola secondaria superiore non professionale: il gymnasium, che dura 3 anni e che forma gli studenti per gli studi a livello universitario e scuole che li preparano ad affrontare gli esami a livello superiore in una o più discipline. Per essere ammesso a frequentare il gymnasium, ogni studente deve aver completato i nove anni di istruzione obbligatoria ed aver studiato inglese ed un'altra lingua straniera. I voti vanno dallo 0 al 13. Per superare la prova il ragazzo deve aver ottenuto una media minima di 6 sia nei corsi frequentati durante l'anno che nell'esame finale. Oltre a questo, durante il gymnasium i progressi degli studenti vengono valutati continuamente e i voti vengono assegnati solo alla fine di ogni semestre.
Le scuole sono gestite in maniera non gerarchica e sia gli insegnanti che gli studenti partecipano attivamente alle decisioni a tutti i livelli. Gli studenti in particolare hanno voce in capitolo per quanto riguarda sia l'insegnamento che i programmi di esame.
Vi sono inoltre, alcuni insegnanti con una formazione particolare che dedicano fino ad un terzo del loro orario alla funzione di consulenti degli studenti, sia per quanto riguarda l'orientamento che le situazioni personali.

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