venerdì 3 aprile 2009

Perchè tutti applaudono alla Finlandia?

Se prescindiamo dalla cultura e dall'imprintig mentale che anima la società finlandese, vorrei buttare là alcuni punti che fanno capire la qualità del loro sistema scolastico e cosa manca a noi per migliorare realemente la nostra scuola:
  • in Finlandia la nozione di insuccesso scolastico quasi non esiste: la percentuale di giovani in uscita dal sistema formativo senza diploma è dello 0,3% (contro ad esempio il 20% del Canada)
  • alcuni insegnanti vengono incentivati per prendersi in carico, dopo le ore di lezione, gli allievi che manifestano difficoltà di apprendimento
  • gli insegnanti hanno la possibilità di avere colloqui, più volte alla settimana, con l'equipe degli psicologi della scuola per avere consigli
  • tutto il materiale scolastico è fornito gratuitamente agli alunni, garantendo l'effettiva gratuità della scuola
  • le scuole non vengono messe in concorrenza tra di loro, in quanto i risultati ottenuti dagli allievi non vengono pubblicizzati
  • la professione docente gode di prestigio sociale e i giovani laureati cercano di dedicarsi all'insegnamento
  • l'alunno entra in contatto con gli apprendimenti fondamentali a 7 anni (un anno dopo rispetto all'Italia) riconoscendo l'importanza dei ritmi di maturità psicologica per un apprendimento produttivo
  • la buona dotazione di mezzi materiali che sono indice di un'attenzione all'investimento nella scuola e possono contribuire a far trovare piacevole all'alunno l'ambiente e le attività
  • non ci sono tappe e programmi rigorosi da seguire per cui, se una classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati con anticipo, si può prevedere di fermare il corso e sostituirlo con altre materie più difficili
  • il governo finlandese sa che l'investimento nella scuola alla lunga paga, cosa che da noi non si è ancora colta.

Danilo

2 commenti:

  1. Grazie per questa sintesi efficace che definisce i contorni di questo modello di istruzione

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  2. Grazie a te Michela per il tuo commento; sarebbe bello se anche noi possedessimo una cultura della valorizzazione come hanno i finlandesi. Se così fosse non dovremmo preoccuparci per le prove PISA.
    Ciao

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