mercoledì 25 marzo 2009

Commento al post odierno di Andreas nel Daily

Ancora una volta emerge a livelli diversi come la “chiusura” sia ancora l’orientamento dominante nei vari ordini di scuola. Resta appannaggio di pochi la consapevolezza che ogni cittadino del nostro tempo e ancor di più le nuove generazioni, hanno bisogno di una formazione che consenta loro l’acquisizione di abilità variegate, duttilità di pensiero, conoscenze sempre più specialistiche che nessun libro o formazione scolastica tradizionale può impartire. Come riuscire allora a conseguire questi obiettivi formativi? Senz’altro sono indispensabili l’impegno personale, la tenacia, ma questi requisiti da soli non bastano. Cosa serve ancora? Occorrono “gli altri” come risorsa preziosa da cui attingere, con cui confrontarsi e scontrarsi, con cui negoziare e costruire giorno dopo giorno una competenza nuova. Ma chi sono questi interlocutori? Sono coloro con cui interagiamo nella vita quotidiana a livelli diversi e per scopi differenti, ma ancor di più sono coloro con i quali entriamo virtualmente in contatto utilizzando le potenzialità che Internet offre. Io penso alla mia esperienza universitaria e mi sento di sostenere che in questi anni ho imparato molto dai miei compagni di studi; lo spazio virtuale per la condivisione dei nostri lavori (non per una infruttuosa copiatura, ma per crescere insieme culturalmente), i forum, l’aula studenti… e adesso gli strumenti esterni alla piattaforma IUL, ancor più ricchi di opportunità e libertà, sono fonte di continue scoperte e conoscenze che mai avrei acquisito impegnandomi in uno studio individuale. Credo che le circostanze della vita quasi certamente non avrebbero favorito il nostro reciproco incontro, eppure ci siamo virtualmente trovati, conosciuti attraverso ciò che di ognuno è emerso cammin facendo, abbiamo spesso lavorato in gruppo e realizzato progetti che non solo sono stati condivisi, ma sperimentati nelle nostre classi nelle quali abbiamo “riversato” le novità che a noi sono parse belle e costruttive. Questo secondo me è un esempio di felice occasione formativa ed affettiva.

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