mercoledì 25 marzo 2009

Flessibilità permanente

E-book vs. libri-di-carta: è davvero il modello di analisi più corretto?
Data la tematica di scottante attualità, tenendo presenti le nuove tipologie di adizioni dei libri di testo, vi segnalo questo blog davvero interessante:
http://knol.google.com/k/marco-guastavigna/flessibilit-permanente/6mt4qkarqmlp/40#

L'ho inserio anche in DELICIOUS.
Notte a tutti.

Danilo

6 commenti:

  1. se sarà e-book perchè non formire strumenti ai docenti perchè siano in grado di farsi il loro personal ebook ?(PLEEB (ih ih))
    Avremo un libro di carta trasformato in digitale... Che dite? Sarà la stessa cosa? Ci saranno studi e attenzioni sull'uso delle immagini, dei video, delle musiche o sarà un semplice libro formato digitale??
    Proposta... i docenti della IUL realizzeranno un punto di incontro per i docenti per costruire Personal e-book!!
    ciao ciao

    RispondiElimina
  2. per docenti della IUL intendevo "noi" (se qualche docente vuole collaborare - magari...

    RispondiElimina
  3. Non mi ritengo ne "apocalittico ne integrato" nei confronti delle tecnologie. per quanto riguarda gli e-book sono sicuro che dovranno avere uno spazio nel prossimo futuro. Saranno strumenti nuovi che non somigliano affato ai libri e che non dovranno ai libri essere paragonati.Avranno e già hanno una loro originale struttura narrativa, fatta di colori movimento suoni adattabilità facilità di utilizzo, saranno veicolo di ipertestualità e ipermedialità.
    per questo voglio lasciarvi un frammento di Petrarca sui libri, che sono e saranno sempre un'altra storia.
    Non riesco a saziarmi di libri.
    E sì che ne posseggo un numero
    probabilmente superiore al necessario;
    ma succede anche coi libri come
    con le altre cose: la fortuna nel cercarli
    è sprone a una maggiore avidità
    di possederne. Anzi coi libri si verifica
    un fatto singolarissimo: l'oro, l'argento,
    i gioielli, la ricca veste, il palazzo
    di marmo, il bel podere, i dipinti,
    il destriero dall'elegante bardatura,
    e le altre cose del genere, recano con sé
    un godimento inerte e superficiale;
    i libri ci danno un diletto che va
    in profondità, discorrono con noi,
    ci consigliano e si legano a noi con una
    sorta di famigliarità attiva e penetrante.

    Da una lettera di Francesco Petrarca a Giovanni Anchiseo

    RispondiElimina
  4. Hai ragione Pierluigi, ma considerando il modo con cui in questo momento alcune case editrici hanno "dato in pasto", a chiunque avesse qualche straccio di contenuto, la realizzazione degli e-book non sono così sicuro che i prodotti che ne sono originati siano qualcosa di realmente valido e innovativo come lo intendiamo noi. Quelli che ho potuto visionare mi paiono la trasposizione di testi cartacei in forma digitale con qualche link; come abbiamo recentemente avuto modo di approfondire nei trascorsi esami, l'innovazione non sta semplicemente nel trasportare l'analogico nel digitale.

    RispondiElimina
  5. "l’e-book, come tutte le altre diavolerie che nascono da motivazioni commerciali, è una semplice periferica a disposizione di insegnanti e studenti. Non ha nulla di innovativo perchè non basta mettere del digitale-informatico in un oggetto analogico perchè si innovi la pratica didattica o che, meglio ancora, migliori l’apprendimento.

    L’unica “periferica” davvero innovativa che io conosca è ancora, quando c’è, il bravo insegnante" dal blog di Gianni Marconato

    RispondiElimina
  6. Ok, come vedi siamo in sintonia... :-)

    RispondiElimina